martedì 22 ottobre 2013

SPIGOLATURE DALLA STAMPA - Ottobre 2013

MEGLIO NASCERE IN CAMPAGNA

Uno studio condotto da ricercatori spagnoli di Granada, ha rivelato che le donne in gravidanza che vivono in città hanno valori di xenoestrogeni maggiori rispetto alle donne che vivono in aree extraurbane. Gli xenoestrogeni sono sostanze simili agli ormoni, ma considerate molecole inquinanti e sono correlati ad un aumento dei casi di obesità, alla pubertà precoce, all'aumento di iperattività nei neonati, oltre che ai problemi di crescita fetale e deficit di fertilità.
Altri studi, portati a termine presso l'Ohio State University, hanno messo in rilievo come i neonati, concepiti e portati a termine in aree rurali, fossero meno esposti alle patologie polmonari ed allergiche.


ITALIANI A LAVORO PER SCONFIGGERE L'ARTROSI

Leonardo Punzi dell'Università di Padova, in collaborazione con i colleghi delle Università di Harvard e di Stanford, sta da tempo studiando i fattori che determinano una delle patologie più invalidanti della nostra società: l'artrosi. I loro studi sono focalizzati sul ruolo che alcune proteine (quelle del complemento), hanno nella nostra immunologia anti-batterica, anti-tumorale e nell'infiammazione. Si ritiene che se queste proteine vengono prodotte eccessivamente, possono essere fonte di aggressione verso le cartilagini, causando i danni che poi determinano la patologia osteo-articolare. Si calcola che dopo i 65 anni il 20 per cento della nostra popolazione soffra di artrosi della mano, il 19 per cento di quella del ginocchio, l'11 per cento dell'anca, ecco spiegati i numerosi interventi di protesi agli stessi segmenti ossei.


LA DIETA RICCA DI FRUTTA E VERDURA E POVERA DI SALE FA BENE ALLA SALUTE

La dieta a base di frutta e verdura sembrerebbe modificare la predisposizione genetica dei fattori di rischio delle patologie cardiovascolari: in particolore, sul gene 9p21, già riconosciuto come uno dei predittori del rischio. Lo studio è stato effettuato dai ricercatori canadesi Mc Master e Mc Gill, su un campione di 27 mila persone.
Uno studio della Nutrition Foundation of Italy, ha stabilito che la semplice riduzione di 5 grammi di sale al giorno può ridurre del 20 per cento il rischio di infarto del miocardio, dell'ictus, abbassando, di fatto, anche i valori della pressione arteriosa.


LO ZUCCHERO UNA NUOVA DROGA

L'uso dello zucchero potrebbe creare dipendenza ed il suo abuso accorcerebbe l'aspettativa di vita aprendo le porte ad obesità, diabete e danni ossidativi alle cellule.

Il Credit Suisse Research Istitute ha pubblicato uno studio dal titolo “Sugar: Consumption at a Crossroads' (Il consumo dello zucchero ad un bivio) che esamina i risvolti medici ed economici, così come quelli relativi ai consumatori, alle imprese e alla politica pubblica, del consumo dello zucchero a livello globale.