domenica 9 febbraio 2014

EMDR TRATTAMENTO D'ELEZIONE DEL DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS

L'approccio EMDR rappresenta senz'altro una delle maggiori novità apparse nel panorama della psicoterapia negli ultimi 20 anni.
EMDR è l'acronimo di Eye Moviment Desensitization and Reprocessing cioè desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
Questa tecnica, nata come trattamento del Disturbo post Traumatico da Stress (PTSD), ha ricevuto nell'ultimo decennio importanti riconoscimenti internazionali. Il Dipartimento di Salute del Governo Americano lo ha inserito fra i trattamenti consigliati non solo per i PTSD, ma anche per gli altri disturbi d'ansia, per la depressione e per la promozione della salute mentale. Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità, dallo scorso maggio, lo consiglia per la sua ormai ampiamente riconosciuta efficacia.
L'EMDR sfrutta i movimenti oculari da stimolazione bilaterale alternata per facilitare ed accelerare la desensibilizzazione e l'elaborazione di eventi traumatici disturbanti.
Nel protocollo originale il terapeuta chiede al paziente di seguire con lo sguardo il movimento delle sue dita (indice e medio) da destra a sinistra, tale movimento viene ripetuto un certo numero di volte contemporaneamente al richiamo del ricordo dell'evento traumatico. Si realizza, così, un “duplice focus attenzionale” in cui, da un lato, la persona si concentra sul proprio stato interno (il ricordo dell'evento e le sensazioni emotive e corporee ad esso correlate) e, dall'altro, sullo stimolo esterno (la stimolazione bilaterale alternata).
Il modello di riferimento della metodologia è la teoria dell'elaborazione accelerata dell'informazione che presuppone l'esistenza di un sistema di auto-guarigione all'interno della persona, capace di elaborare le informazioni fino a portare all'equilibrio del sistema che si trova in uno stato di sbilanciamento, a seguito di un evento traumatico o di un forte stress.
Gli studi su come i movimenti oculari o altri stimoli bilaterali attivino i processi di elaborazione sono tuttora in corso. Si ritiene che i movimenti oculari inducano una risposta di rilassamento attivando la formazione reticolare del sistema nervoso. Tale attivazione inibirebbe il sistema Simpatico, favorendo la desensibilizzazione della risposta ansiosa. Inoltre sembra che i movimenti oculari faciliterebbero i processi di distrazione nei confronti del trauma e, ancora, la stimolazione bilaterale potrebbe indurre quei cambiamenti sinaptici più direttamente legati all'elaborazione dei ricordi. Infine sembra che l'EMDR conduca verso una risincronizzazione dei due emisferi.
L'importanza dello stress, dei lutti, del maltrattamento domestico, dell'abuso infantile, e di altri eventi di vita negativi come importanti fattori di rischio è ampiamente riconosciuta dalla letteratura psichiatrica.
Così intervenire sui traumi diventa una priorità per le politiche di salute mentale dell'itero pianeta.
L'associazione EMDR in Italia è molto attiva sul territorio, sono circa 4000 gli psicoterapeuti formati alla tecnica EMDR che operano sia in ambito pubblico che privato, inoltre è presente sul territorio una task force di psicoterapeuti volontari che intervengono in situazioni di emergenza su tutto il territorio nazionale.

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