MEGLIO NASCERE IN
CAMPAGNA
Uno studio condotto da
ricercatori spagnoli di Granada, ha rivelato che le donne in
gravidanza che vivono in città hanno valori di xenoestrogeni
maggiori rispetto alle donne che vivono in aree extraurbane. Gli
xenoestrogeni sono sostanze simili agli ormoni, ma considerate
molecole inquinanti e sono correlati ad un aumento dei casi di
obesità, alla pubertà precoce, all'aumento di iperattività nei
neonati, oltre che ai problemi di crescita fetale e deficit di
fertilità.
Altri studi, portati a
termine presso l'Ohio State University, hanno messo in rilievo come i
neonati, concepiti e portati a termine in aree rurali, fossero meno
esposti alle patologie polmonari ed allergiche.
ITALIANI A LAVORO PER
SCONFIGGERE L'ARTROSI
Leonardo Punzi
dell'Università di Padova, in collaborazione con i colleghi delle
Università di Harvard e di Stanford, sta da tempo studiando i
fattori che determinano una delle patologie più invalidanti della
nostra società: l'artrosi. I loro studi sono focalizzati sul ruolo
che alcune proteine (quelle del complemento), hanno nella nostra
immunologia anti-batterica, anti-tumorale e nell'infiammazione. Si
ritiene che se queste proteine vengono prodotte eccessivamente,
possono essere fonte di aggressione verso le cartilagini, causando i
danni che poi determinano la patologia osteo-articolare. Si calcola
che dopo i 65 anni il 20 per cento della nostra popolazione soffra di
artrosi della mano, il 19 per cento di quella del ginocchio, l'11 per
cento dell'anca, ecco spiegati i numerosi interventi di protesi agli
stessi segmenti ossei.
LA DIETA RICCA DI FRUTTA
E VERDURA E POVERA DI SALE FA BENE ALLA SALUTE
La dieta a base di frutta
e verdura sembrerebbe modificare la predisposizione genetica dei
fattori di rischio delle patologie cardiovascolari: in particolore,
sul gene 9p21, già riconosciuto come uno dei predittori del rischio.
Lo studio è stato effettuato dai ricercatori canadesi Mc Master e Mc
Gill, su un campione di 27 mila persone.
Uno studio della
Nutrition Foundation of Italy, ha stabilito che la semplice riduzione
di 5 grammi di sale al giorno può ridurre del 20 per cento il
rischio di infarto del miocardio, dell'ictus, abbassando, di fatto,
anche i valori della pressione arteriosa.
LO ZUCCHERO UNA NUOVA
DROGA
L'uso dello zucchero
potrebbe creare dipendenza ed il suo abuso accorcerebbe l'aspettativa
di vita aprendo le porte ad obesità, diabete e danni ossidativi alle
cellule.
Il Credit Suisse Research
Istitute ha pubblicato uno studio dal titolo “Sugar: Consumption at
a Crossroads' (Il consumo dello zucchero ad un bivio) che esamina i
risvolti medici ed economici, così come quelli relativi ai
consumatori, alle imprese e alla politica pubblica, del consumo dello
zucchero a livello globale.