venerdì 31 maggio 2013

L'ERRORE DIAGNOSTICO PESA SULLA SALUTE DEI PAZIENTI E SUI COSTI DEI SERVIZI

Le decisioni dei medici hanno effetto sulla salute dei pazienti e sui costi dei servizi.
E' più facile di quanto si pensi che il medico non riconosca malattie comuni. Molti studi sono stati condotti sugli errori che provocano incidenti gravi in ospedale, meno frequentemente i ricercatori si sono soffermati sulle diagnosi sbagliate in medicina generale. Un gruppo di Huston, nel Texas, ha condotto uno studio per indagare questo aspetto. Il risultato è stato che quasi otto errori su dieci hanno la loro radice nel primo incontro tra medico e paziente.
Molti errori diagnostici non sono dovuti ad incompetenza o conoscenze inadeguate ma sono il risultato di errati processi cognitivi.
Il percorso cognitivo che il medico compie parte dalla raccolta delle informazioni (anamnesi) che deve essere condotta in modo accurato e che spesso viene fatta, invece, in maniera frettolosa .Poi le informazioni debbono essere selezionate, cioè occorre capire quali sono quelle utili ai fini diagnostici e quali no ed interpretate per giungere alla diagnosi.
L'errore oltre che nascere dalla cattiva raccolta delle informazioni può essere legato al paradigma con cui il medico interpreta i dati a sua disposizione.
La sempre maggiore specializzazione in medicina può condurre ad una raccolta settoriale di informazioni ed ad una loro interpretazione distrettuale che si allontana dalla realtà del paziente poiché esiste la persona malata e no l'organo malato, tutto questo può portare ad iter diagnostici dispersivi e costosi che non sempre si concludono con la soluzione del problema. E' necessario tornare a considerare la medicina come pratica umana volta a far acquisire una condizione di benessere.
La disciplina conosciuta come psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) propone un cambiamento di paradigma sul modo di concepire l'uomo, la malattia e la cura. La PNEI è un modello unico nel quale diverse discipline concorrono a ridefinire la natura dell'uomo sofferente lavorando sull'interazione tra sistemi neurobiologici umani e stimoli ambientali, in una direzione che è la versione moderna e scientifica della medicina antica, sia di origine occidentale che orientale.
Quando siamo stanchi e con il morale a terra, ci accade con maggiore probabilità di ammalarci di influenza o di notare la comparsa sul nostro volto del fastidioso herpes labiale. Lo stress, quando insorge in seguito ad eventi di perdita emozionale e in condizioni di lutto può addirittura creare le condizioni favorevoli per la comparsa di malattie più gravi, comportandosi come concausa nell'insorgenza e/o nel decorso di alcune malattie tumorali ed autoimmuni. Questi dati fino a qualche anno fa erano considerati empirici, oggi appare ormai assodato che il cervello, il sistema endocrino e quello immunitario comunicano a vari livelli e sono interrelati attraverso un complesso network in cui sono coinvolte molecole informazionali come neuropeptidi, ormoni, citochine e vari recettori centrali e periferici. Studi approfonditi in tal senso permettono di confermare l'ipotesi che lo stress emozionale produca un'aumentata suscettibilità alla malattia. Da quanto detto emerge che la PNEI rappresenta una metodologia d'indagine e di ragionamento atta a scoprire quali sono le cause più intime di una malattia partendo dal presupposto che esistono dei collegamenti tra zone del corpo apparentemente lontane. La PNEI è la base scientifica del modello di cura mente-corpo: i pensieri, le emozioni, gli stili di vita influenzano direttamente le cellule e gli organi, rafforzando o indebolendo il sistema immunitario, il sistema ormonale e il sistema nervoso.
Il medico quando raccoglie i dati necessari alla diagnosi deve interpretarli avendo la consapevolezza della complessità che caratterizza la malattia e dell'unicità del paziente.
La diagnosi ed il trattamento terapeutico debbono avvalersi dei criteri statistici ma debbono anche essere personalizzati poiché esiste la persona malata nella sua unicità e non la malattia.

domenica 26 maggio 2013

PATOLOGIE DA STRESS LAVORO CORRELATO COSTI ED INTERVENTI


Precariato, crisi, paura di perdere il posto di lavoro o la propria posizione e cattivi rapporti lavorativi innescano un malessere diffuso che aggrava la già pesante situazione delle patologie correlate a stress lavorativo.
L'agenzia per la sicurezza e la salute sul lavoro afferma che “ lo stress lavoro correlato viene esperito nel momento in cui le richieste provenienti dall'ambiente lavorativo eccedono le capacità dell'individuo nel fronteggiare tali richieste.” Secondo quanto dichiarato nell'art.3 dell'Accordo Europeo sullo stress (Bruxel 4/10/04 recepito nell'accordo interconfederale del 9/6/08) lo stress lavoro correlato si definisce “condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale”.
Nell'Unione Europea lo stress è al secondo posto tra i problemi di salute sul lavoro e riguarda il 28 per cento dei lavoratori (dati pubblicati dalla rivista IEN Italia).
In Italia il Piano Sanitario Nazionale riconosce tra i rischi emergenti .le patologie da fattori psicosociali associate a stress e gli effetti sulla salute di fattori organizzativi del lavoro.
Porre attenzione e cercare di risolvere questo problema può voler dire una maggiore efficienza e un deciso miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con conseguenti benefici economici e sociali per i lavoratori, le aziende e la società nel suo insieme. Il decreto legislativo 81/2008 si prefigge l'obiettivo di offrire ai datori di lavoro ed ai lavoratori un modello che consenta di individuare prevenire e gestire i problemi da stress da lavoro.
I costi diretti ed indiretti delle patologie da stress lavorativo sono elevati e sono a carico: dell'individuo , che deve sostenere le spese per visite mediche ed indagini diagnostiche, per farmaci, per supporto psicologico e a volte spese legali; della collettività grazie alla quale vengono erogati i servizi del Sistema Sanitario Nazionale e degli enti previdenziali ed anche delle aziende che partecipano alle spese previdenziali ed assicurative e che accusano assenteismo.
Occorre chiarire che nelle patologie da stress lavorativo ad essere malato è il lavoro e non il lavoratore, sono malati gli ambienti malsani, i meccanismi delle catene di montaggio, gli imperativi di flessibilità e competitività che logorano nello stress e nell'esaurimento psicofisico. La risposta allo stress è costituita da due fasi acuta e cronica, dalla fase cronica l'organismo può passare a quella di esaurimento. Le condizioni patologiche legate a stress si possono considerare come il risultato di una risposta adattativa dell'organismo troppo intensa e prolungata nel tempo che determina l'esaurimento funzionale dei meccanismi di difesa fisiologici. Gli apparati ed i sistemi maggiormente colpiti sono: cardiovascolare, nervoso, endocrino, gastrointestinale ed immunitario ma non sono risparmiati l'apparato cutaneo e quello muscolo-scheletrico.
I disturbi dell'adattamento che compaiono in caso di stress prolungato sono sia entità cliniche che medico-legali. Seguendo la metodologia medico legale classica per il riconoscimento di una malattia professionale occorre: identificare l'agente professionale o la mansione lavorativa ipoteticamente responsabile della malattia, avere evidenze scientifiche attestate da Organismi nazionali od internazionali della capacità lesiva dell'agente o della mansione identificata, accertare che l'esposizione lavorativa sia avvenuta per tempi abbastanza significativi per durata e quantità, stabilire che la tipologia della malattia che si è manifestata sia uguale a quella comunemente indotta dall'agente o dalla mansione identificata ed infine stabilire che la manifestazione della malattia è avvenuta dopo diversi anni di esposizione. Fare tutto questo in alcune situazioni, come ad esempio l'esposizione all'amianto, risulta sicuramente più semplice che farlo quando la noxa patogena è la vessazione sul posto di lavoro, il turnismo o l'eccessiva competitività. Comunque è di giovedì 14/3/2013 la notizia, pubblicata sul nuovo giornale dei militari, che il TAR del Piemonte, accogliendo la richiesta degli eredi di un sovraintendente della polizia penitenziaria, ha riconosciuto la dipendenza da causa di servizio della patologia tumorale allo stomaco che, insorta nel 2005, ha provocato nel 2009, la morte del congiunto. La patologia è stata correlata all'attività lavorativa svolta dal sovrintendente ed allo stress psicosomatico.
Dal punto di vista clinico è opportuno cercare di fare una diagnosi precoce quando si manifestano alterazioni del comportamento, conflittualità interpersonali in ambiente lavorativo, comportamenti di fuga e disimpegno. La diagnosi precoce insieme ad una serie di piccoli interventi quali identificare le fonti di stress; cercare modi alternativi di affrontare una situazione che si sta vivendo in modo negativo, e se la situazione lavorativa è immodificabile prendere l'impegno a dare minor importanza agli eventi che accadono quotidianamente senza prenderli come qualcosa di personale, evitando di cadere nel circolo vizioso delle repliche ed infine imparare a capire quali sono le cose urgenti e quelle importanti, così da svolgere per primi i compiti importanti ed urgenti poi quelli urgenti ed infine tutti gli altri , può limitare i danni provocati all'organismo dallo stress lavoro correlato.
La cosa fondamentale è essere informati poiché conoscere lo stress ed i propri diritti rende i lavoratori più forti.

lunedì 20 maggio 2013

L'INTERVENTO PSICOLOGICO DOMICILIARE OCCORE CHE PUBBLICO E PRIVATO COLLABORINO PERCHE' SIA ACCESSIBILE A TUTTI


Per dare una valida risposta clinico assistenziale ai bisogni del malato occorre adattare gli strumenti di cura alle esigenze di chi soffre e fornire un'assistenza sanitaria continuativa, accessibile a tutti e che non dimentichi la centralità del paziente nella sua dimensione fisica e psicologica. Tutto questo è garantito se i servizi per la salute prevedono anche l'home-care.
Per quanto riguarda l'intervento psicologico domiciliare il SSN non offre un'assistenza accessibile a tutti. Il servizio pubblico presta assistenza domiciliare integrata (che non sempre prevede l'intervento psicologico o psicofarmacologico) a persone con patologia cronica fortemente invalidante e a persone dimesse in regime di dimissione protetta.
Sono molte le situazioni in cui la psicologia clinica è chiamata ad intervenire e molte le situazioni in cui l'intervento domiciliare, non solo risolve problemi pratici di spostamento, ma offre una serie di vantaggi clinico- terapeutici. Il paziente restando a casa conserva un maggior senso di sicurezza e protezione ricevendo cure individuali indirizzate esclusivamente alle sue necessità. Inoltre i familiari possono partecipare all'assistenza ed imparare da personale qualificato alcuni principi, in modo da essere più tardi, essi stessi di sostegno al paziente senza aver più bisogno di aiuti esterni.
I pazienti con problemi di orientamento subiscono un peggioramento se tolti da un ambiente a loro familiare.
Gli interventi domiciliari in psicologia clinica sono multiformi. Questo tipo di assistenza si è sviluppata in Italia in modo particolare in campo oncologico. Fin dalla sua nascita, alle fine degli anni ottanta, il SSN per poter assicurare ai malati ed alle loro famiglie cure psicologiche si è avvalso della collaborazione del volontariato e del mondo del non profit.
Oggi diverse associazioni di elevata professionalità operano in questo settore e si trovano a fronteggiare una richiesta crescente di servizi, ma è a loro che bisogna rivolgersi in caso di necessità poiché solo personale altamente qualificato è in grado di offrire un aiuto a chi è affetto da patologia neoplastica e a chi vive insieme a lui.
Molto meno sviluppati sono i servizi negli altri ambiti: psicoterapia e psicofarmacologia domiciliare per tutti coloro che hanno difficoltà a recarsi presso un servizio pubblico o privato, sostegno psicologico ai familiari di malati psichiatrici, sostegno psicologico alle neo-mamme,supporto psicologico alla genitorialità,, sostegno psicologico per i minori portatori di handicap e per le loro famiglie, supporto psicologico per i bambini con disturbi specifici dell'apprendimento e per le loro famiglie ed infine intervento terapeutico riabilitativo nelle malattie croniche invalidanti e sostegno psicologico ai familiari di malati cronici ed anziani fragili.
Per il paziente psichiatrico non ospedalizzato ma seguito presso i servizi territoriali pubblici o privati l'aderenza alla terapia farmacologica è in gran parte legata al supporto della famiglia, se questo viene a mancare la cattiva gestione della terapia provoca ricadute nel paziente. L'impatto della patologia psichiatrica sul nucleo familiare è notevole. La famiglia ed il malato sperimentano ansia, paura, impotenza, rabbia. L'intensità di questi sentimenti può suscitare nei familiari sensi di colpa tanto da portarli a negare a loro stessi e a gli altri questi vissuti emotivi, tutto questo accresce il senso di solitudine ed isolamento del malato e della famiglia.
Può capitare nel post-partum, momento fondamentale nella creazione del legame di attaccamento nella diade madre-.bambino, che le mamme vivano un periodo di disagio emotivo, preoccupazione, stanchezza e solitudine in questo momento è importante che esse vengano supportate ricevendo sostegno psicologico ed informazioni sulla fisiologia del sonno e sui bisogni emotivi del neonato. Inoltre le neo-mamme debbono essere sostenute nella vita di coppia e familiare coinvolgendo in questo tutte le persone di riferimento della donna.
Il supporto psicologico alla genitorialità consiste nel dare, sopratutto nei momenti di crisi, ascolto e sostegno ai genitori che ogni giorno si confrontano con le problematiche connesse all'infanzia e alla adolescenza. Questo supporto acquista una valenza speciale per le famiglie di minori portatori di handicap che quotidianamente debbono far fronte ad innumerevoli difficoltà.
I bambini ed i ragazzi con disturbi specifici dell'apprendimento tendono facilmente a rinunciare ad applicarsi nello studio poiché questo costa loro una fatica insopportabile collezionando così una serie di insuccessi scolastici che minano la loro autostima. In questo caso l 'intervento psicologico è duplice: da un lato deve mirare alla messa a punto di una strategia che possa aiutare il bambino o il ragazzo a superare le difficoltà che il DSA gli causa, dall'altro il sostegno psicologico deve aver l'obiettivo di rafforzare un'autostima deficitaria.
Infine nelle patologie croniche invalidanti, come ad esempio il morbo di Alzheimer o la demenza senile, è possibile attuare un intervento di tipo riabilitativo mirato a stimolare le funzioni conservate per rallentarne il deterioramento e perché queste possano compensare quelle deficitarie. Contemporaneamente è possibile intervenire sui disturbi psico-comportamentali quali ansia, depressione e aggressività e fornire un sostegno psicologico alla famiglia.
Per usufruire degli interventi citati chiunque ne abbia bisogno deve rivolgersi, nella maggioranza dei casi, ai servizi assistenziali privati le cui tariffe, fatte eccezione per quelle delle associazione e dei professionisti solidali, sono proibitive per alcune classi sociali. Poiché la salute è un diritto e l'assistenza sanitaria, in tutti i sui aspetti, deve essere accessibile a tutti è sempre più pressante l'esigenza di creare un ponte tra pubblico e privato che assicuri ad ogni cittadino i servizi necessari a prevenire e curare situazioni di disagio psicologico

giovedì 16 maggio 2013

TICKET QUESTO CONOSCIUTO: TUTTO SUI TICKET DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE


Se occorre fare una visita specialistica o un esame diagnostico rivolgendosi al Sistema Sanitario Nazionale non si paga l'intera prestazione ma soltanto un ticket. Ogni Asl ha un proprio centro di prenotazione per visite ed esami (cup) con vari sportelli sul territorio. E' possibile anche effettuare la prenotazione telefonica. Per la Asl RM H si può utilizzare il numero verde 80 33 33 attivo dal lunedì al venerdì dalle h 7.30 alle h 19.30 ed il sabato dalle ore 7.30 alle 13. Per la prenotazione occorre essere muniti di richiesta del medico di base e codice fiscale.
Per avere l'elenco del costo del ticket per l'anno 2013 basta visitare il il sito wwwbussolasanità.it.
Alcune categorie di cittadini sono esentati dal pagamento del ticket.

Sono molti i cittadini che sono esentati dalla quota di partecipazione alla spesa sanitaria (ticket). Le modalità di esenzione sono diverse, per specifiche condizioni e per categorie di cittadini:

Esenzione ticket per donne in gravidanza:
L'esenzione è limitata alle prestazioni previste dal D.M. 10-09.98: Tutela della maternità.-
L'esenzione per gravidanza è ottenibile se muniti del tesserino rilasciato dai Servizi della ASL (es. Consultori familiari) della ASL.-

Esenzione per reddito e/o per fasce di età:
E' esenzione totale e riguarda:
  • Soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro nell'anno fiscale precedente
  • Disoccupati e loro familiari a carico, con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro (incremento a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico)
  • Titolari di assegno (ex pensione) sociale, e loro familiari a carico
  • Titolari di pensioni al minimo, con più di 60 anni e loro familiari, con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulterori 516 euro per ogni figlio a carico.-
Il diritto all'esenzione dal pagamento del ticket, per fasce di età e/o per reddito (il reddito va inteso lordo ed è riferito all'anno fiscale precedente) deve essere autocertificato dal cittadino (o in caso di impossibilità da un suo familiare) sul retro della ricetta e al momento della fruizione delle prestazioni.-
Il termine "disoccupato" è riferito esclusivamente al cittadino che abbia cessato per qualunque motivo (licenziamento, dimissioni, cessazione di un rapporto a tempo determinato) un'attività di lavoro dipendente e sia iscritto all'Ufficio del lavoro in attesa di nuova occupazione.-

Esenzione per invalidità:
L' esenzione totale riguarda:
  • Invalidi di guerra titolari di pensione diretta vitalizia dalla 1a alla 5a categoria
  • Invalidi civili al 100%
  • Invalidi civili superiori ai 2/3
  • Minori di 18 anni con indennità di frequenza o di accompagnamento (legge 289/90)
  • Ciechi e sordomuti
  • Grandi invalidi per servizio 1a categoria invalidi per servizio dalla 2a alla 5a categoria
  • Grandi invalidi per lavoro
  • Invalidi di lavoro con riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3 (dal 67% al 100%)
Esenzione limitata alle prestazioni correlate alla patologia o status:
  • Invalidi di guerra dalla 6a alla 8a categoria
  • Invalidi di lavoro con riduzione della capacità lavorativa inferiore ai 2/3
  • Invalidi per servizio dalla 6a alla 8a categoria
  • Infortunati sul lavoro, cittadini affetti da malattie professionali
Il tesserino di esenzione del ticket per invalidità (tesserino giallo a validità annuale) viene rilasciato presso gli appositi sportelli A.SL. dietro presentazione di un documento di riconoscimento valido, del codice fiscale, del documento di iscrizione al S.S.N. e della documentazione inerente la specifica patologia.-

Esenzione per patologie croniche e/o invalidanti:
Esenzione limitata alle prestazioni correlate alla patologia o staus, riguarda cittadini riconosciuti affetti da particolari patologie croniche ai sensi del D.M. 28.05.99 n. 329.
Il Tesserino di esenzione ticket per i cittadini affetti da patologie croniche e/o invalidanti (tesserino giallo a validità annuale), viene rilasciato presso gli sportelli A.S.L. presentando: documento di identità valido, codice fiscale, Documento di iscrizione al S.S.N., certificazione specialistica, attestante la patologia, rilasciata da strutture sanitarie pubbliche o accreditate (presidi ospedalieri o poliambulatori)

Esenzione ticket per patologie rare:
Esenzione limitata a: indagini finalizzate all'accertamento delle malattie rare e indagini genetiche sui familiari dell'assistito, eventualmente necessarie per la diagnosi di malattia rara di origine genetica, effettuate presso i presidi della Rete; tutte le prestazioni appropriate ed efficaci per il trattamento ed il monitoraggio della malattia già accertata e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti. Cittadini riconosciuti affetti da malattie rare.
Il tesserino di esenzione ticket per i cittadini affetti da patologie rare (tesserino giallo a validità annuale) viene rilasciato a vista, presso gli sportelli A.S.L. presentando la seguente documentazione: documento di riconoscimento valido, codice fiscale, documento d'iscrizione al S.S.N., certificazione rilasciata dei Centri della rete per le malattie rare o da strutture sanitarie pubbliche o accreditate.-

Altre esenzioni:
  • Cittadini affetti da HIV o sospetti di esserlo, (cittadini danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati)- esenzione limitata alle prestazioni correlate alla patologia o status
  • Donatori di sangue – esenzione limitata alle prestazioni connesse alle attività di donazione
  • Donatori di organi e tessuti – esenzione limitata alle prestazioni connesse alle attività di donazione e alle prestazioni finalizzate al controllo della funzionalità dell'organo residuo
  • Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata e deportati dai campi di sterminio – esenzione totale
  • Cittadini sottoposti a restrizione delle libertà (D.lgs. n. 230 del 22.06.99) – esenzione totale
  • Giovani al di sotto dei 18 anni che si avviano all'attività sportiva agonistica nelle società dilettantistiche – esenzione limitata all'accertamento dei requisiti d'idoneità
  • Prevenzione dei tumori femminili e del colon – retto – prevenzione dei tumori in età giovanile in soggetti a rischio (+ di 45 anni) (L. n. 388 del 23.12.2000) – esenzione limitata alle prestazioni correlate alla patologia o status
  • Cittadini esenti per malattie croniche e rare che devono essere inseriti nelle liste d'attesa per il trapianto – esenzione limitata alle prestazioni necessarie all'iscrizione nelle liste d'attesa
Decreto legge n. 98 del 15 luglio 2011:
Nuovi ticket:
A partire dalla data di entrata in vigore del provvedimento vengono introdotti i seguenti ticket:
10 euro - Specialistica e diagnostica (visite specialistiche e analisi mediche, da cui sono esenti gli anziani e gli affetti da particolari patologie
25 euro - Codice bianco al pronto soccorso
10 euro - Facoltativo per le regioni sulle ricette
Le regioni (che già hanno applicato forme di compartecipazione per queste prestazioni) possono evitare l'applicazione dei ticket mediante il ricorso a fondi propri o ad altre differenti forme di compartecipazione.-
Saranno le regioni che presentano situazioni di disavanzo a dare applicazione ai ticket, mentre quelle “virtuose” si avvarranno di mezzi propri, risparmiando i cittadini.-


Le Tipologie di esenzione per reddito da riportare nella ricetta sono le seguenti:
(ai sensi dell'art. 8 comma 16 della legge 537/1993 e successive modificazioni ed integrazioni)
E01 = Soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni appartenente ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a 36.151,98 euro.-
E02 = Disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,00 euro per ogni figlio a carico.-
E03 = Titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico.-
E04 = Titolari di pensione al minimo, di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,00 euro per ogni figlio a carico.-
(fonte vedi qui)


Uno dei principi fondamentali del nostro SSN è la garanzia della continuità di assistenza che si realizza grazie ai servizi di assistenza residenziale e domiciliare. Di servizi di assistenza residenziale ne esistono due tipologie: le lungodegenze e le RSA.
Presso le lungo degenze il paziente riceve 24 ore su 24 un'assistenza di tipo medico ed infermieristico, non deve pagare nulla e per questo la commissione CAD che concede il ricovero valuta sia requisiti sanitari che quelli economici del paziente. Il ricovero in lungodegenza determina la sospensione dell'eventuale assegno di accompagnamento.
Nelle RSA l'assistenza è più di tipo infermieristico, i pazienti hanno un medico di base che provvede a visite e prescrizioni di farmaci e i pazienti pagano una retta in rapporto alle proprie condizioni economiche. Una sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che le rette per le degenze in RSA di persone ultra sessantacinquenni non autosufficienti e disabili gravi devono tener conto dei redditi del solo assistito.
Il servizio di assistenza domiciliare è rivolto a persone con patologie oncologiche, croniche, fortemente e progressivamente invalidanti e a persone dimesse in regime di dimissione protetta. La richiesta può essere inoltrata dal medico di famiglia, dal medico ospedaliero, dai servizi sociali o dal paziente stesso e dai suoi famigliari. Questi ultimi debbono recarsi alla ASL di residenza e presentare domanda.
Tutti coloro che necessitano di assistenza domiciliare ma sono affetti da patologia acuta o che non viene riconosciuta come fortemente invalidante debbono rivolgersi alla sanità privata.

mercoledì 15 maggio 2013

ESISTE UN LEGAME TRA SITUAZIONI PSICOSOCIALI SFAVOREVOLI E MALATTIA, MA QUALCOSA SI PUO' FARE.


In periodo di crisi bisogna adattarsi ma questo meccanismo è enigmatico e può essere anche alla base di alcune patologie.
Gli organismi viventi per sopravvivere debbono adattarsi. L'adattamento riguarda sia quelli semplici, unicellulari, come i batteri, sia gli organismi più complessi e ovviamente l'uomo.
Al variare delle condizioni ambientali tutti i viventi mettono in atto una serie di modificazioni che gli permettono di superare l'ostilità ambientale. Così in presenza di antibiotici alcuni batteri sono in grado di produrre un enzima,la betalattamasi, che scinde la molecola delle penniciline inattivandole. Anche nell'uomo sono presenti meccanismi enzimatici che permettono un adattamento all'ambiente, ad esempio, in alcuni casi, se un determinato alimento scompare dalla dieta si blocca automaticamente la produzione dell'enzima necessario per digerirlo, in questo modo vi è un risparmio energetico. Però, se per caso , quell'alimento viene di nuovo consumato, dopo un periodo relativamente lungo di astinenza, l'apparato digerente non è più in grado di digerirlo ed assorbirlo. In questo duplice aspetto sta l'enigma dell'adattamento.
Per l'uomo l'adattamento, oltre che dai meccanismi biologici, è rappresentato dalla relazione che stabilisce con l'ambiente in cui agisce ed opera, così da riuscire ad ottenere la soddisfazione dei propri bisogni fisici e sociali.
Dal punto di vista fisiologico quando un individuo si trova di fronte ad una situazione ambientale negativa s'innesca una reazione di difesa che ha la funzione di proteggerlo e di permettergli di adattarsi all'ambiente . Si ha un'attivazione del sistema nervoso simpatico ed un'iperattività della midollare del surrene, e di conseguenza un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, inoltre si ha un aumento di glucosio nel sangue in modo che muscoli e cervello abbiano a disposizione una sostanza ad alto contenuto energetico necessaria all'attività fisica e mentale. A seguito di questa reazione di attivazione o di allarme, se il fattore che l'ha scatenata, non è particolarmente potente o la sua azione si limita ad un breve periodo di tempo, non si verificano altre reazioni fisiologiche significative. Quando invece l'imput è potente e si protrae nel tempo, le modificazioni biologiche che, si sono attivate per favorire l'adattamento, possono dar luogo a modificazioni organiche negative , queste si possono risolvere rapidamente o possono permanere per lunghi periodi di tempo, in questo secondo caso, compaiono le così dette malattie da adattamento. Queste malattie possono assumere forme diverse in base alla presenza di fattori predisponenti nei diversi individui anche se spesso si tratta di malattie cardiovascolari o gastrointestinali.
Dal punto di vista psicologico l'uomo per adattarsi costruisce una strategia di difesa e, se questa ha successo, scompaiono le reazioni fisiologiche di allarme e lo stato d'ansia. Se falliscono possono presentarsi segni di depressione e di rinuncia a continuare la lotta.
I meccanismi di difesa appartengono a due categorie: una è costituita dalle reazioni che si esprimono in un comportamento concreto attraverso cui l'individuo cerca di modificare una relazione negativa che si è venuta a stabilire tra se stesso e l'ambiente in cui vive, l'altra è data da un insieme di reazioni che hanno una funzione analgesica in cui l'individuo si affida a soluzioni che non risolvono la situazione ma che hanno la funzione di farlo soffrire meno. In questo caso se la situazione perdura a lungo possono insorgere modificazioni emotive significative.
Non è detto però che in tutti gli individui si manifestino gli stessi tipi di reazione psicologiche, infatti molti fattori intervengono a modulare e modificare le diverse reazioni ad uno stato di tensione. Le reazioni agli stimoli ambientali possono essere profondamente modificate dall'esperienza che un individuo ha avuto durante l'infanzia o nel corso della propria vita.
Non sempre però si può già avere avuto esperienza di una determinata situazione, allora può essere utile avere a disposizione tutte le informazioni riguardanti quella determinata circostanza perché questo può facilitare le reazioni di adattamento. Inoltre la solidarietà e la partecipazione da parte degli altri individui è un fattore essenzialmente protettivo in quanto smorza gli effetti che le situazioni ambientali negative possono provocare nel singolo soggetto.
In conclusione esiste un legame statisticamente significativo tra le situazioni ambientali sfavorevoli di carattere psicosociale e la comparsa di una malattia.
Ogni evento particolarmente importante che si verifica nel corso della vita di una persona, esige un riadattamento da parte dell'individuo, ma se l'adattamento non avviene con modalità corrette, lo sforzo che l'individuo compie, nel tentativo di adattarsi, abbassa le sue resistenze organiche e psicologiche ed è quindi probabile che egli si ammali.
Quando una situazione sfavorevole è immutabile si può aiutare chi la sta vivendo facendogli sviluppare le giuste strategie d'adattamento.

martedì 14 maggio 2013

CERTIFICATO SEI NECESSARIO MA QUANTO MI COSTI!


Sono molte le occasioni in cui è necessario presentare un certificato medico e soltanto alcune di queste certificazioni sono gratuite. La maggior parte, anche se rilasciate da un medico convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, sono a pagamento.
I certificati medici gratuiti sono: l'attestazione di malattia che il medico di famiglia invia telematicamente all'INPS, la riammissione a scuola dopo assenza prolungata e l'idoneità sportiva non agonistica per attività scolastica. Tutti gli altri numerosi certificati, che qualsiasi medico convenzionato o non (per il certificato SS3 il medico certificatore deve essere iscritto nell'elenco INPS dei medici abilitati alla trasmissione telematica dei certificati d'invalidità) può rilasciare, hanno un costo.
Per quanto riguarda l'importo dei vari certificati, come è stato ben chiarito nel convegno “Certificati medici: dubbi e domande” svoltosi presso l'Ordine dei Medici di Firenze il 04/04/2012, non esiste nessuna tariffa obbligatoria che il medico deve rispettare, al massimo può seguire le indicazioni ed i suggerimenti proposti dalle associazioni di categoria ma sempre avendo presente che si tratta di semplici consigli non di tariffe vincolanti. Sia che il certificato sia esente da IVA sia che sia assoggettato all'IVA è sempre e comunque obbligatorio che venga emessa la relativa fattura.
Nel caso in cui il certificato rappresenta l'atto finale di una visita medica per cui la prestazione è composta da due elementi inscindibili: visita e certificazione il compenso riguarda indissolubilmente tutti e due gli aspetti per cui la descrizione in fattura è : “visita e certificazione medica”.

TARIFFARIO INDICATIVO PER LE CERTIFICAZIONI MEDICHE ANNO 2013
(il medico certificatore non ha l'obbligo di rispettare questo tariffario che rimane solo indicativo)


CERTFICAZIONI ESENTI IVA

Idoneità sportiva non agonistica euro 50

Sana e robusta costituzione euro 50

Ammissione in casa di riposo euro 50

Esonero lezioni di educazione fisica euro 40

Ammissione a colonie e centri estivi euro 30

Ammissione a cure termali euro 50

Certificato per soggiorni marini e montani euro 30

Certificato per dieta personalizzata mensa scolastica euro 30

Certificato anamnestico per il porto d'armi euro 50

Certificato INAIL successivo al terzo o comunque dopo chiamata INAIL euro 50




CERTIFICAZIONI SOGGETTE AD IVA (21 per cento)

Inabilità temporanea per mancata comparizione disposta dall'autorità giudiziaria euro 84,70

Inabilità temporanea per le agenzie di viaggio euro 84,70

Certificato per assicurazioni private euro 60,50

Certificato invalidità INPS euro 60,50

Certificato inabilità per deroga a riscuotere la pensione euro 60,50

Certificato per il riconoscimento invalidità civile, legge 104, accompagnamento euro 60,50

Compilazione scheda di salute euro 36,30.

E' alla sensibilità del medico, vista anche la rilevanza sociale di alcune certificazioni, applicare la tariffa più consona ai bisogni dell'utenza che a lui si rivolge.

Una notizia utile: telefonando al numero verde di Altro Consumo 800 12 43 46 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 20 escluso i festivi e gratuito anche dai cellulari si può ricevere gratis la guida “Sanità istruzioni per l'uso”. Gli operatori telefonici propongono un abbonamento prova ad Altro Consumo ma,
anche se si rifiuta l'abbonamento si può ricevere la guida, basta avere un indirizzo mail.

lunedì 13 maggio 2013

LA SALUTE E' UN DIRITTO NON UN PRIVILEGIO


Nell'articolo 32 della Costituzione Italiana la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.
L'art. 32 è collocato sotto il titolo II della Costituzione dove sono raccolti tutti quegli articoli ispirati al principio di solidarietà.
Per dovere etico la professione medica è tenuta a promuovere la giustizia all'interno del sistema sanitario, ivi inclusa l'equa distribuzione delle risorse disponibili. I medici dovrebbero impegnarsi attivamente affinché in ambito sanitario venga eliminata qualsiasi forma di discriminazione, sia essa basata sulla razza, genere, condizione socio economica o religione.
La carta della professionalità medica promuove la centralità del paziente, la sua autonomia ed infine la giustizia sociale. Quest'ultimo aspetto è il più trascurato affidato alla spontaneità e alle leggi di mercato. Il progresso medico accresce la selettività nell'accesso e nella qualità delle cure. E' importante che la professione medica sia chiamata ad intervenire per invertire questa tendenza attraverso sforzi collettivi e personali.
Un aiuto in questo senso è venuto dal decreto legge n. 233 del 04/07/2006 convertito con modifiche nella legge n.248 del 04/08/2006 e dalla legge n.27 del 24/03/2012 che hanno abolito la tariffa minima per i professionisti, ad eccezione dei medici nell'esercizio della professione resa nell'ambito del Sistema Sanitario Nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso, inoltre i medici potranno pubblicizzare la propria attività rispettando le regole dettate in materia dagli ordini professionali.
Questo quadro di riferimento normativo ha permesso la nascita di ambulatori che offrono prestazioni mediche a prezzi concorrenziali persino con i tiket delle Asl.. Su questo fenomeno è stato realizzato dal prof. Mario del Vecchio e da Valeria Rappini uno studio che stima che in certe strutture il cittadino spende tra il 30% e il 50% in meno rispetto agli standards. Hanno dichiarato gli autori dello studio: “siamo rimasti sorpresi di trovare sopratutto imprese che vogliono essere integrative rispetto al Servizio Sanitario Nazionale e non cercano il profitto. Alcune sono legate alla cooperazione o al mondo del no profit.”
Lo studio conclude spiegando che la medicina a basse tariffe sembra assumere un ruolo specifico nell'insieme delle risposte ad una domanda pressante di servizi sanitari.
Nel territorio dei Castelli Romani la sanità privata ha ormai da tempo trovato il suo spazio ed il suo mercato ma non vi sono molte iniziative che offrono servizi sanitari a prezzi contenuti in modo da permettere a tutte le fasce sociali di tutelare in maniera adeguata il bene più prezioso che una persona ha: la salute.
Questo blog nasce con un duplice intento quello di raccogliere tutte le informazioni utili sui servizi in ambito sanitario offerti sul territorio e di metterle a disposizione di tutti e quello di trattare tematiche inerenti la salute intesa come stato di benessere fisico, psichico e sociale.