mercoledì 15 maggio 2013

ESISTE UN LEGAME TRA SITUAZIONI PSICOSOCIALI SFAVOREVOLI E MALATTIA, MA QUALCOSA SI PUO' FARE.


In periodo di crisi bisogna adattarsi ma questo meccanismo è enigmatico e può essere anche alla base di alcune patologie.
Gli organismi viventi per sopravvivere debbono adattarsi. L'adattamento riguarda sia quelli semplici, unicellulari, come i batteri, sia gli organismi più complessi e ovviamente l'uomo.
Al variare delle condizioni ambientali tutti i viventi mettono in atto una serie di modificazioni che gli permettono di superare l'ostilità ambientale. Così in presenza di antibiotici alcuni batteri sono in grado di produrre un enzima,la betalattamasi, che scinde la molecola delle penniciline inattivandole. Anche nell'uomo sono presenti meccanismi enzimatici che permettono un adattamento all'ambiente, ad esempio, in alcuni casi, se un determinato alimento scompare dalla dieta si blocca automaticamente la produzione dell'enzima necessario per digerirlo, in questo modo vi è un risparmio energetico. Però, se per caso , quell'alimento viene di nuovo consumato, dopo un periodo relativamente lungo di astinenza, l'apparato digerente non è più in grado di digerirlo ed assorbirlo. In questo duplice aspetto sta l'enigma dell'adattamento.
Per l'uomo l'adattamento, oltre che dai meccanismi biologici, è rappresentato dalla relazione che stabilisce con l'ambiente in cui agisce ed opera, così da riuscire ad ottenere la soddisfazione dei propri bisogni fisici e sociali.
Dal punto di vista fisiologico quando un individuo si trova di fronte ad una situazione ambientale negativa s'innesca una reazione di difesa che ha la funzione di proteggerlo e di permettergli di adattarsi all'ambiente . Si ha un'attivazione del sistema nervoso simpatico ed un'iperattività della midollare del surrene, e di conseguenza un aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, inoltre si ha un aumento di glucosio nel sangue in modo che muscoli e cervello abbiano a disposizione una sostanza ad alto contenuto energetico necessaria all'attività fisica e mentale. A seguito di questa reazione di attivazione o di allarme, se il fattore che l'ha scatenata, non è particolarmente potente o la sua azione si limita ad un breve periodo di tempo, non si verificano altre reazioni fisiologiche significative. Quando invece l'imput è potente e si protrae nel tempo, le modificazioni biologiche che, si sono attivate per favorire l'adattamento, possono dar luogo a modificazioni organiche negative , queste si possono risolvere rapidamente o possono permanere per lunghi periodi di tempo, in questo secondo caso, compaiono le così dette malattie da adattamento. Queste malattie possono assumere forme diverse in base alla presenza di fattori predisponenti nei diversi individui anche se spesso si tratta di malattie cardiovascolari o gastrointestinali.
Dal punto di vista psicologico l'uomo per adattarsi costruisce una strategia di difesa e, se questa ha successo, scompaiono le reazioni fisiologiche di allarme e lo stato d'ansia. Se falliscono possono presentarsi segni di depressione e di rinuncia a continuare la lotta.
I meccanismi di difesa appartengono a due categorie: una è costituita dalle reazioni che si esprimono in un comportamento concreto attraverso cui l'individuo cerca di modificare una relazione negativa che si è venuta a stabilire tra se stesso e l'ambiente in cui vive, l'altra è data da un insieme di reazioni che hanno una funzione analgesica in cui l'individuo si affida a soluzioni che non risolvono la situazione ma che hanno la funzione di farlo soffrire meno. In questo caso se la situazione perdura a lungo possono insorgere modificazioni emotive significative.
Non è detto però che in tutti gli individui si manifestino gli stessi tipi di reazione psicologiche, infatti molti fattori intervengono a modulare e modificare le diverse reazioni ad uno stato di tensione. Le reazioni agli stimoli ambientali possono essere profondamente modificate dall'esperienza che un individuo ha avuto durante l'infanzia o nel corso della propria vita.
Non sempre però si può già avere avuto esperienza di una determinata situazione, allora può essere utile avere a disposizione tutte le informazioni riguardanti quella determinata circostanza perché questo può facilitare le reazioni di adattamento. Inoltre la solidarietà e la partecipazione da parte degli altri individui è un fattore essenzialmente protettivo in quanto smorza gli effetti che le situazioni ambientali negative possono provocare nel singolo soggetto.
In conclusione esiste un legame statisticamente significativo tra le situazioni ambientali sfavorevoli di carattere psicosociale e la comparsa di una malattia.
Ogni evento particolarmente importante che si verifica nel corso della vita di una persona, esige un riadattamento da parte dell'individuo, ma se l'adattamento non avviene con modalità corrette, lo sforzo che l'individuo compie, nel tentativo di adattarsi, abbassa le sue resistenze organiche e psicologiche ed è quindi probabile che egli si ammali.
Quando una situazione sfavorevole è immutabile si può aiutare chi la sta vivendo facendogli sviluppare le giuste strategie d'adattamento.

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