L'approccio EMDR rappresenta senz'altro
una delle maggiori novità apparse nel panorama della psicoterapia
negli ultimi 20 anni.
EMDR è l'acronimo di Eye Moviment
Desensitization and Reprocessing cioè desensibilizzazione e
rielaborazione attraverso i movimenti oculari.
Questa tecnica, nata come trattamento
del Disturbo post Traumatico da Stress (PTSD), ha ricevuto
nell'ultimo decennio importanti riconoscimenti internazionali. Il
Dipartimento di Salute del Governo Americano lo ha inserito fra i
trattamenti consigliati non solo per i PTSD, ma anche per gli altri
disturbi d'ansia, per la depressione e per la promozione della salute
mentale. Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità, dallo scorso
maggio, lo consiglia per la sua ormai ampiamente riconosciuta
efficacia.
L'EMDR sfrutta i movimenti oculari da
stimolazione bilaterale alternata per facilitare ed accelerare la
desensibilizzazione e l'elaborazione di eventi traumatici
disturbanti.
Nel protocollo originale il terapeuta
chiede al paziente di seguire con lo sguardo il movimento delle sue
dita (indice e medio) da destra a sinistra, tale movimento viene
ripetuto un certo numero di volte contemporaneamente al richiamo del
ricordo dell'evento traumatico. Si realizza, così, un “duplice
focus attenzionale” in cui, da un lato, la persona si concentra sul
proprio stato interno (il ricordo dell'evento e le sensazioni emotive
e corporee ad esso correlate) e, dall'altro, sullo stimolo esterno
(la stimolazione bilaterale alternata).
Il modello di riferimento della
metodologia è la teoria dell'elaborazione accelerata
dell'informazione che presuppone l'esistenza di un sistema di
auto-guarigione all'interno della persona, capace di elaborare le
informazioni fino a portare all'equilibrio del sistema che si trova
in uno stato di sbilanciamento, a seguito di un evento traumatico o
di un forte stress.
Gli studi su come i movimenti oculari o
altri stimoli bilaterali attivino i processi di elaborazione sono
tuttora in corso. Si ritiene che i movimenti oculari inducano una
risposta di rilassamento attivando la formazione reticolare del
sistema nervoso. Tale attivazione inibirebbe il sistema Simpatico,
favorendo la desensibilizzazione della risposta ansiosa. Inoltre
sembra che i movimenti oculari faciliterebbero i processi di
distrazione nei confronti del trauma e, ancora, la stimolazione
bilaterale potrebbe indurre quei cambiamenti sinaptici più
direttamente legati all'elaborazione dei ricordi. Infine sembra che
l'EMDR conduca verso una risincronizzazione dei due emisferi.
L'importanza dello stress, dei lutti,
del maltrattamento domestico, dell'abuso infantile, e di altri eventi
di vita negativi come importanti fattori di rischio è ampiamente
riconosciuta dalla letteratura psichiatrica.
Così intervenire sui traumi diventa
una priorità per le politiche di salute mentale dell'itero pianeta.
L'associazione EMDR in Italia è molto
attiva sul territorio, sono circa 4000 gli psicoterapeuti formati
alla tecnica EMDR che operano sia in ambito pubblico che privato,
inoltre è presente sul territorio una task force di psicoterapeuti
volontari che intervengono in situazioni di emergenza su tutto il
territorio nazionale.
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