Per dare una valida
risposta clinico assistenziale ai bisogni del malato occorre adattare
gli strumenti di cura alle esigenze di chi soffre e fornire
un'assistenza sanitaria continuativa, accessibile a tutti e che non
dimentichi la centralità del paziente nella sua dimensione fisica e
psicologica. Tutto questo è garantito se i servizi per la salute
prevedono anche l'home-care.
Per quanto riguarda
l'intervento psicologico domiciliare il SSN non offre un'assistenza
accessibile a tutti. Il servizio pubblico presta assistenza
domiciliare integrata (che non sempre prevede l'intervento
psicologico o psicofarmacologico) a persone con patologia cronica
fortemente invalidante e a persone dimesse in regime di dimissione
protetta.
Sono molte le situazioni
in cui la psicologia clinica è chiamata ad intervenire e molte le
situazioni in cui l'intervento domiciliare, non solo risolve problemi
pratici di spostamento, ma offre una serie di vantaggi clinico-
terapeutici. Il paziente restando a casa conserva un maggior senso di
sicurezza e protezione ricevendo cure individuali indirizzate
esclusivamente alle sue necessità. Inoltre i familiari possono
partecipare all'assistenza ed imparare da personale qualificato
alcuni principi, in modo da essere più tardi, essi stessi di
sostegno al paziente senza aver più bisogno di aiuti esterni.
I pazienti con problemi
di orientamento subiscono un peggioramento se tolti da un ambiente a
loro familiare.
Gli interventi
domiciliari in psicologia clinica sono multiformi. Questo tipo di
assistenza si è sviluppata in Italia in modo particolare in campo
oncologico. Fin dalla sua nascita, alle fine degli anni ottanta, il
SSN per poter assicurare ai malati ed alle loro famiglie cure
psicologiche si è avvalso della collaborazione del volontariato e
del mondo del non profit.
Oggi diverse associazioni
di elevata professionalità operano in questo settore e si trovano
a fronteggiare una richiesta crescente di servizi, ma è a loro che
bisogna rivolgersi in caso di necessità poiché solo personale
altamente qualificato è in grado di offrire un aiuto a chi è
affetto da patologia neoplastica e a chi vive insieme a lui.
Molto meno sviluppati
sono i servizi negli altri ambiti: psicoterapia e psicofarmacologia
domiciliare per tutti coloro che hanno difficoltà a recarsi presso
un servizio pubblico o privato, sostegno psicologico ai familiari di
malati psichiatrici, sostegno psicologico alle neo-mamme,supporto
psicologico alla genitorialità,, sostegno psicologico per i minori
portatori di handicap e per le loro famiglie, supporto psicologico
per i bambini con disturbi specifici dell'apprendimento e per le loro
famiglie ed infine intervento terapeutico riabilitativo nelle
malattie croniche invalidanti e sostegno psicologico ai familiari di
malati cronici ed anziani fragili.
Per il paziente
psichiatrico non ospedalizzato ma seguito presso i servizi
territoriali pubblici o privati l'aderenza alla terapia farmacologica
è in gran parte legata al supporto della famiglia, se questo viene a
mancare la cattiva gestione della terapia provoca ricadute nel
paziente. L'impatto della patologia psichiatrica sul nucleo familiare
è notevole. La famiglia ed il malato sperimentano ansia, paura,
impotenza, rabbia. L'intensità di questi sentimenti può suscitare
nei familiari sensi di colpa tanto da portarli a negare a loro stessi
e a gli altri questi vissuti emotivi, tutto questo accresce il senso
di solitudine ed isolamento del malato e della famiglia.
Può capitare nel
post-partum, momento fondamentale nella creazione del legame di
attaccamento nella diade madre-.bambino, che le mamme vivano un
periodo di disagio emotivo, preoccupazione, stanchezza e solitudine
in questo momento è importante che esse vengano supportate ricevendo
sostegno psicologico ed informazioni sulla fisiologia del sonno e sui
bisogni emotivi del neonato. Inoltre le neo-mamme debbono essere
sostenute nella vita di coppia e familiare coinvolgendo in questo
tutte le persone di riferimento della donna.
Il supporto psicologico
alla genitorialità consiste nel dare, sopratutto nei momenti di
crisi, ascolto e sostegno ai genitori che ogni giorno si confrontano
con le problematiche connesse all'infanzia e alla adolescenza. Questo
supporto acquista una valenza speciale per le famiglie di minori
portatori di handicap che quotidianamente debbono far fronte ad
innumerevoli difficoltà.
I bambini ed i ragazzi
con disturbi specifici dell'apprendimento tendono facilmente a
rinunciare ad applicarsi nello studio poiché questo costa loro una
fatica insopportabile collezionando così una serie di insuccessi
scolastici che minano la loro autostima. In questo caso l 'intervento
psicologico è duplice: da un lato deve mirare alla messa a punto di
una strategia che possa aiutare il bambino o il ragazzo a superare le
difficoltà che il DSA gli causa, dall'altro il sostegno psicologico
deve aver l'obiettivo di rafforzare un'autostima deficitaria.
Infine nelle patologie
croniche invalidanti, come ad esempio il morbo di Alzheimer o la
demenza senile, è possibile attuare un intervento di tipo
riabilitativo mirato a stimolare le funzioni conservate per
rallentarne il deterioramento e perché queste possano compensare
quelle deficitarie. Contemporaneamente è possibile intervenire sui
disturbi psico-comportamentali quali ansia, depressione e
aggressività e fornire un sostegno psicologico alla famiglia.
Per usufruire degli
interventi citati chiunque ne abbia bisogno deve rivolgersi, nella
maggioranza dei casi, ai servizi assistenziali privati le cui
tariffe, fatte eccezione per quelle delle associazione e dei
professionisti solidali, sono proibitive per alcune classi sociali.
Poiché la salute è un diritto e l'assistenza sanitaria, in tutti i
sui aspetti, deve essere accessibile a tutti è sempre più pressante
l'esigenza di creare un ponte tra pubblico e privato che assicuri ad
ogni cittadino i servizi necessari a prevenire e curare situazioni di
disagio psicologico
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